“Sorgerà un artista come una brutta giornata. Una di quelle giornate d’inverno tutte nere, fredde, pungenti, dalla pioggia appuntita e frenetica che ti batte in faccia e sul corpo a cenciate quasi fossero lanci a manciate di pruni.

Di dolore avrà fatta la vita, continuo, infinito, per non poter giungere a dare con la sua opera la pace né a sè nè agli altri.

Non conoscerà compromessi: tra i suoi atti e la sua arte tutto sarà coerenza. La croce addossatasi la porterà non come condanna, ma quale simbolo di fede. Unico tormento: l’arte; sola preoccupazione: donare.

Questi e non altri i principii di un vero artista e di ogni essere che stia a rappresentare tra gli uomini un loro culmine di bellezza.”

(dagli scritti di Ottone Rosai)