Un immenso lavoro, una committenza arrivata nel 2019 quando il team creativo internazionale Triora Project, Grand Pardon, dopo aver selezionato diversi scultori, ha scelto me per realizzare il grande gatto per questo progetto. Diverse erano le finalità etiche ed estetiche. L’ideatrice Svetlana Lin mi spiega l’importante significato morale, sociale, civile, ed educativo, che questo grande gatto dovrà rappresentare, partendo dalle migliaia di gatti bruciati durante il periodo dell’inquisizione proprio a Triora.
Ricordo ancora le esigenze e le aspettative dei diversi soci del team: un gatto buono ma severo, un gatto schivo ma mansueto, un gatto serio ma gentile, un gatto deluso ma speranzoso, duro e morbido: un gatto che perdona le atrocità subite ieri, durante l’inquisizione medievale e oggi ancora vergognosamente per la stupidità umana.
Amo tanto, tantissimo gli animali di ogni genere e per me è stato un onore accogliere quest’idea che è un riscatto dovuto a queste creature che per noi esseri umani rappresentano i nostri migliori amici, compagni fedeli di vita, creature preziose che ci amano incondizionatamente.
Preparo bozzetti e infine un piccolo modello in plastilina e a settembre 2019 inizio a preparare con approvazione unanime del team il “Gattone”, come lo chiamo io.
Oltre 300 chilogrammi di ferro, circa quattro quintali di terra, centinaia di saldature per l’armatura e giornate ininterrotte di lavoro.
A Febbraio 2020 il modello dell’opera è pronto per essere ingessato e divenire cera dove le mie mani e i cannelli di fuoco iniziano a conferire il modellato di quel gatto che un tempo proprio il fuoco lo aveva bruciato al rogo e ora restituisce a lui la vita.
Ma a marzo 2020 arriva la pandemia e tutto si blocca. Intorno il silenzio, la paura. Per me artista un’astrazione metafisica della realtà. Ma il mio gatto non può aspettare, le cere di quella dimensione si rovinerebbero. Passano i giorni, ma non mi rassegno e ottengo il permesso per lavorare. Da sola a tu per tu con la mia creatura gigante mi ritrovo lì in fonderia a dialogare con lui che pezzo per pezzo sta prendendo forma.
Nel 2021 tutte le cere sono pronte per la fusione. Oltre una tonnellata di bronzo, poi la scamiciatura, l’assemblamento, i ceselli, i ritocchi, e arrivo alle patine, ossia il suo derma, a fine 2021.
Finalmente siamo pronti post pandemia, e per la primavera 2022, pensiamo alla sua istallazione; ma lo scoppio della guerra ci intristisce e ci fa attendere fino ad oggi. Sul fronte la guerra c’e ancora ma tutti insieme, io, il team Triora Project e il sindaco di Triora, pensiamo che posare il nostro gatto sul punto più elevato ai piedi della torre medievale dell’antica fortezza sia di beneaugurio per tutti e possa porre fine alla crudeltà insensata, alla cattiveria, alla violenza e all’ostilità delle persone verso gli animali.
Un simbolo che porti al rispetto e buoni sentimenti in una società di cui oggi, ancora di più, necessitiamo tutti.
“Si può conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali”. (I. Kant)
Elena Rede, Alassio, giugno 2023