IL SOGNO, LA MEMORIA, NON OMINIS MORIAR
Sculture in terra, cemento, ossidi e ferro
[…] Come estraniati in una dimensione dello spirito remota, i lavori di Elena Rede suggeriscono, anziché esibire, quel qualcosa di lei che è, insieme, ieri, oggi e domani.
Così, dipinge e scolpisce corpi, volti, anime, ove è dato di incontrare quella parte di sé che vive dall’altra parte dell’universo, in un raccoglimento lirico, romantico e abissale.
Giovanni Faccenda (Catalogo Giorgio Mondadori, 2015)